Un saluto ad Azzedin Alaïa, ultimo grande couturier


Un saluto ad Azzedin Alaïa, ultimo grande couturier


Azzedine Alaïa ( 26 Febbraio 1940 - 18 Novembre 2017 ) era uno stilista franco-tunisino che aprì la sua maison a Parigi nel 1980. Arrivò dalla Tunisia negli anni '50 e lavorò inizialmente alla maison Dior con Yves Saint Laurent e poi disegnò abiti per Guy Laroche.
Durante la sua giovinezza trascorsa in Tunisia con la famiglia aveva studiato scultura, ma si rese presto conto che quella non era la sua strada e decise di assecondare la passione per la moda lavorando come assistente di un sarto. 
La sua formazione di scultore lo influenzò in tutte le sue creazioni e lo portò a distinguersi dagli altri stilisti dell'epoca. Egli, infatti, lavorò sul corpo della donna come nessun altro in quel momento, esaltandone le forme e reinventandone la silhouette.


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All'età di 40 anni fondò il proprio marchio la cui missione era quella di rendere le donne scultoree, bellissime e sexy utilizzando tessuti elasticizzati come jersey e lycra, gonne "seconda pelle" e portando il focus sul busto per esaltare il seno. Con i suoi abiti scolpiva e ridefiniva il corpo, creando nuove forme e perfette proporzioni. Di lui si scrisse che rendeva le donne delle sirene e fu spesso chiamato "stilista delle top models".


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Le sue collezioni erano distanti dalle tendenze, tanto che dagli anni '90 decise di presentarle privatamente, lontano dalle fashion week. Il suo enorme successo in Francia lo spinse ad aprire altre boutique negli Stati Uniti che ben presto si affollarono di celebrità.
Ne è un esempio Grace Jones che indossava le sue creazioni nel film "James Bond 007- Bersaglio mobile".



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Organizzava grandi eventi alla sua galleria alla quale partecipavano star come Kanye West, Kim Kardashian o Livia Firth e numerose cene alla quale partecipavano esperti del settore moda e top models. Fu lui a far debuttare le modelle Pat Cleveland e Naomi Campbell, la quale iniziò a lavorare per lui a soli quattordici anni.
Vestì personaggi di spicco, come Carla Bruni, Michelle Obama, Kim e Kendal, Rihanna e Ashanti.



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Dopo la perdita della sorella negli anni '90, si ritirò dalle scene e ritornò nel 2000 con una partnership con il gruppo Prada. Riprese la sua attività tornando ad avere il successo degli anni Ottanta.
Fu così che riacquistò da Prada le licenze del marchio Azzedine Alaïa e chiuse un accordo con il gruppo Richemont, con il quale aprì nuove boutique e lanciò il primo profumo nel 2015.
Nello stesso anno gli fu dedicata una mostra a Roma, chiamata "Azzedin Alaïa Couture/Sculpture".
Un'esposizione di sessantacinque abiti disposti tra le opere della Galleria Borghese per esaltare la congenialità tra moda e scultura, tipica delle sue creazioni.

Azzedin Alaïa ci ha lasciato in eredità il suo modo di concepire la figura femminile e le sue forme. Viziava le sue clienti creando per loro e su di loro abiti meravigliosi, che avevano la sola funzione di esaltare quella naturale bellezza già presente in ogni donna.
La sua abilità sartoriale e la sua cura per il dettaglio gli valsero il nome di "ultimo grande couturier".



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