ACCESSORI UOMO: IL CAPPELLO
ACCESSORI UOMO: IL CAPPELLO
Diffusissimo fino agli anni '60 per la
sua funzione protettiva da sole e intemperie, con l'avvento dei
materiali tecnici impermeabili e delle protezioni solari è diventato
un accessorio facoltativo a solo scopo estetico. Stiamo parlando del cappello che, nel secondo Dopoguerra, evolve da oggetto funzionale ad accento del sé e della propria anima pensante; in questi anni diventa parte della personale espressione di uomini e donne in un'epoca di grandi cambiamenti.
Il cappello è un accessorio che può essere indossato a tutte le età e concorre alla realizzazione di un total look unico e di carattere. E' importante precisare che esso fa pare dell'abbigliamento outerwear, infatti il galateo prevede che venga tolto quando si entra in ambienti chiusi.
Per
ogni modello esistono molte varianti di tesssuti e colori, ma
possiamo dividere i cappelli da uomo in sei categorie:
1) FEDORA o BORSALINO. Questo cappello ha una corona incavata nella parte superiore e pizzicata ai lati. La differenza tra i due modelli sta nella larghezza della tesa e nella rigidità del tessuto ( che generalmente è feltro di lana ). Inoltre, Borsalino è il nome del brand italiano che produce cappelli quindi non è indicativo di questo unico modello. Simile a questi, è il cappello TRILBY. Ha la stessa corona del fedora, ma la tesa è stretta ed è più corta nella parte posteriore. Ha origini più recenti ed è più informale dei due modelli precedenti. Tutti e tre questi cappelli possono essere indossati con un abito formale. Molto più casual è la versione estiva del fedora, il PANAMA. Ha origine in Ecuador, dove viene intrecciato a mano con le fibre ricavate dalle foglie di una palma nana.
1) FEDORA o BORSALINO. Questo cappello ha una corona incavata nella parte superiore e pizzicata ai lati. La differenza tra i due modelli sta nella larghezza della tesa e nella rigidità del tessuto ( che generalmente è feltro di lana ). Inoltre, Borsalino è il nome del brand italiano che produce cappelli quindi non è indicativo di questo unico modello. Simile a questi, è il cappello TRILBY. Ha la stessa corona del fedora, ma la tesa è stretta ed è più corta nella parte posteriore. Ha origini più recenti ed è più informale dei due modelli precedenti. Tutti e tre questi cappelli possono essere indossati con un abito formale. Molto più casual è la versione estiva del fedora, il PANAMA. Ha origine in Ecuador, dove viene intrecciato a mano con le fibre ricavate dalle foglie di una palma nana.
Photo by: Brodie Vissers / www.burst.shopify.com |
Photo by: Brodie Vissers / www.burst.shopify.com |
2)
HOMBURG. E' il modello più formale, adatto anche ad essere portato
con lo smoking.
Ha
la corona incavata superiormente, ma non pizzicata lateralmente. La
tesa è rigida e
3)
COPPOLA. Nasce come cappello sportivo in lana tweed. Diffusa in tweed, feltro e velluto a coste, è versatile perché
può essere indossata in look casual o con un abito formale.
5) BERRETTO in maglia di lana. Estremamente casual :)
Photo by: Heidi Sandstrom / www.unsplash.com |
6) CILINDRO o TUBA. La differenza tra i due sta nell'altezza della corpo che è maggiore
nella
tuba. Essendo cappelli rigidi ed ingombranti, oggigiorno sono quasi
spariti. Sono
modelli
formali da indossare con Frac, Tight o abito da sposo.
E'
importante individuare la forma e le proporzioni del proprio viso per
scegliere il modello più adatto. Per
esempio, ad un viso tondo e pieno donerà maggiormente un fedora o un
trilby, che si assottigliano verso l'alto. No a homburg che
aumenterebbe la rotondità e no alla cloche che porterebbe l'attenzione all'altezza
delle guance.
Quindi,
se siete tipi da cappello, divertitevi a sperimentare con questo
accessorio 😊
Spero
che questo articolo vi sia stato utile e vi abbia ispirato.
Un
abbraccio
Valentina
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